La storia della nostra sala inizia nel 1933, per volontà del parroco don Pietro Fritz, come Teatro Parrocchiale di Borgo Venezia in cui si esibiscono le compagnie amatoriali sia del borgo che di altre parrocchie, all’epoca assai numerose. La storia invece come cinematografo inizia però il 20 ottobre 1935 con il film “Adorabile”, ma fu un inizio “col botto”, poiché dopo le prime proiezioni la pellicola prese fuoco e lo spettacolo venne interrotto. L’attività teatrale già la domenica successiva riprese mentre per quella cinematografica si dovette attendere un po' di più per le necessarie riparazioni della macchina da proiezione. Era quella un’epoca d’oro per il cinema, tanto che negli anni successivi fu inaugurato anche il cinema all’aperto nel cortile della canonica. Chiuso nel 1944/45 durante il periodo in cui la città era sottoposta ai bombardamenti alleati, finita la guerra, fu il primo cinema cittadino all’aperto ad aprire i battenti. Nel 1950 iniziarono i lavori per una radicale trasformazione della sala, voluti da parroco don Emilio Claudio, per poter ampliare il patronato e la sala. Ultimati i lavori nel 1951, la sala, con una capacità di 615 posti a sedere (390 in platea e 225 in galleria), prende il nome attuale di “Cinema Aurora”.
È una moderna sala cinematografica in cui, oltre a proiettare film si svolgono spettacoli teatrali amatoriali, concorsi carnevaleschi, recite dei bambini e spettacoli di burattini con il “Mondo Piccino” di Nino Pozzi e Tony Bogoni, mentre nel periodo estivo prosegue la programmazione del cinema all’aperto nel cortile della canonica (ancora oggi si intravede la parete bianca su cui avvenivano le proiezioni). Nel 1963 approda il cineforum con al termine della proiezione il commento dell’esperto seguito dal dibattito con gli spettatori.
Nel 1985 a seguito delle nuove normative sulla sicurezza emesse dopo il tragico incendio del Cinema Statuto di Torino, la sala viene chiusa. Nel 1988 il parroco don Riccardo Adami propone un referendum alla comunità parrocchiale sulla destinazione da dare alla vecchia struttura: vendere? Affittare? O gestire la nuova sala? La comunità decide per la terza soluzione. Si dà così il via alla progettazione e ai lavori di ristrutturazione e ammodernamento con nuove vie di accesso e uscite di sicurezza e la riduzione dei posti a sedere da 615 a 333 (225 in platea e 108 in galleria).
Nel 1989, su volontà del Consiglio Pastorale Parrocchiale, viene istituita la Commissione Sala della Comunità, presieduta dal parroco, per la gestione della sala.
Si arriva al 19 ottobre 1991 con l’inaugurazione, dopo 56 anni dalla prima proiezione, della nuova sala cinematografica.
Il cinema riparte non solo con gli spettacoli cinematografici domenicali, ma anche con rappresentazioni teatrali e musicali conferenze, il cineforum organizzato in proprio e con altre sale, con il Festival del Cinema Africano organizzato dal Centro Missionario Diocesano.
Nel 2009, l’ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) in occasione del VI Congresso Nazionale, ha consegnato ai collaboratori più anziani delle sale parrocchiali un attestato di benemerenza, tra questi il nostro coordinatore Raffaello Bonente che risulta il secondo più anziano collaboratore d’Italia, come lui ci racconta “… da quando portavo i pantaloni corti”.
Nel maggio del 2015 viene installato il proiettore digitale.
Nell’agosto del 2018, all’età di 89 anni, ci ha lasciato Raffaello Bonente.